Un fiore dei monti della Val d’Angrogna

           


Spesso i nostri Volontari arrivano alla Charitè grazie a persone significative incontrate nel corso della loro vita.
Persone note o meno, piccole o grandi agli occhi di questo mondo.
A volte sono propri familiari, a volte altri Volontari.. A volte sono guide spirituali, a volte esempi di vita che, semplicemente e silenziosamente, affrontano i propri problemi facendo spazio nel proprio cuore a quelli degli altri.. E riescono a superarsi compiendo meraviglie davanti a Dio e non solo a Lui.
Sono persone che “cadono e poi si rialzano… per poi darsi a quanti sono considerati i meno amabili… con discrezione ed umiltà”.

Una di queste persone è Claudia Bertramino, nata a Pinerolo il 6 giugno 1960, impegnata fin dai 16 anni nell’assistenza domiciliare, a stretto contatto con la propria gente e sul territorio, vicina e sempre presente “con pazienza e tenerezza per bambini in difficoltà, malati terminali, persone alle pre- se con fragilità e dipendenze”.
Lei stessa superò propri problemi legati all’alcool, “con l’aiuto degli amici in cui credeva, ma soprattutto grazie alla  sua forza d’animo e alla sua particolarissima sensibilità e resistenza”.
Già il 23 maggio 2016, dopo lunghe sofferenze dovute a un tumore, si concludeva la sua breve e laboriosa esistenza terrena, a soli 54 anni.

“Cara Claudia, ricorderemo sempre con lacerante nostalgia la tua allegria, il tuo altruismo, l’entusiasmo e la dedizione di cui eri capace quando ti donavi agli altri. II tuo amore per i sofferenti, a cui hai dedicato un’intera vita di lavoro, era pari a quello per gli animali, che soccorrevi e adottavi in ogni occasione.
Credevi nella condivisione e nell’accoglienza più schietta.. Lo hai fatto senza risparmiarti.. lasciandoti coinvolgere fino in fondo da ogni dramma, ascoltando e consolando. Assorbendo la sofferenza che vedevi ogni giorno. Piangendo ogni volta che la battaglia per la vita era persa..
Hai partecipato attivamente alla quotidianità della comunità protestante a cui appartenevi. Eri fiera di essere valdese, identità a cui non avresti mai rinunciato.”

Claudia amava la sua casa ad Angrogna, “foderata di libri, popolata di amici, cani e asinelli.., amava cucinare – lo faceva molto bene -, come anche le piaceva cantare inni e canti valdesi dell’infanzia e ascoltare a lungo le canzoni d’autore della sua gioventù”. Viaggiava con piacere, per tornare felice poi alla propria terra d’origine.

“In un’alba sconsolata, il vento fiero delle montagne, profumato di pane fresco, l’ha portata lontano da ogni sofferenza. Di Claudia, ricorderemo la sua allegria, il suo altruismo, l’entusiasmo, la sensibile dedizione, l’ironica intelligenza, la generosità.”

Arrivederci, Claudia, grazie dell’amore che hai sparso a piene mani.. che quel seme continui a germogliare e portare frutto.

Grazie al ricordo affettuoso e grato condiviso dalla nostra Volontaria Katia Di Stella,
e agli articoli in memoria di Claudia scritti da Edi Morini sui periodici locali delle valli valdesi.



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