Quando si parla in una lingua sola

           

Tra i messaggi augurali per le Feste natalizie, e per questo nuovo Anno, una cartolina ci ha fatto trasalire di Gioia!

Semplicemente incomprensibile il testo, se non per il “Buon Natale” finale e per l’indirizzo preciso e diretto: via Nizza 24 (lo scrivente ha aggiunto “Sorella Kristina” per essere sicuro di essere ricordato per nome).

 

 

Certo che ti ricordiamo Peter – con l’aggiunta “(Slovakia)” – …

Grazie del tuo ricordo, grazie dei saluti (immaginiamo!) per l’avv.Pellegrino, Console Onorario della Slovacchia a Torino, e per Adriana, dell’Ass. Amici della Slovacchia. Con loro, e con Fratel Stefano del Cottolengo, abbiamo collaborato nell’accompagnare Peter nel suo soggiorno a Torino.

 

Peter, solo al mondo, era arrivato in Italia con la promessa di un lavoro a Milano. In realtà, nessuno lo aspettava, e da Milano, dopo un periodo di disagi, si è spostato a Torino, o meglio, sotto i cespugli delle rive del Po a Moncalieri, alle porte di Torino.

Arrivato a Casa Santa Luisa per usufruire dei Servizi offerti, passato all’Ascolto, ci siamo attivati per sostenerlo… arrivando, in alcuni mesi, al suo rientro in Slovacchia, con contatti sicuri per un reinserimento abitativo e lavorativo.

 

La sua cartolina ci conferma i risultati del nostro impegno per lui, e ci dice che, nonostante l’impossibilità di comprensione della lingua slovacca, se non grazie all’interprete, con Peter ci siamo intesi benissimo grazie all’unica lingua che tutti possiamo parlare e capire, quella della Carità: Amore senza misura, senza ostacoli, senza altri interessi se non il Bene dell’altro.

 

 



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