“Lettera di Natale alla Charité” da Padre Giancarlo Passerini CM

           

Con grande gioia e gratitudine
condividiamo la lettera ricevuta dalla Charité da parte di
Padre Giancarlo Passerini CM
Direttore Provinciale della Provincia FdC San Vincenzo Italia
che ormai consideriamo nostro “assistente spirituale”.

 

Roma, 12 Dicembre 2018

 Cari amici dei nostri fratelli poveri,
“la grazia e la pace di Nostro Signore Gesù Cristo sia sempre con tutti voi”.

Mi presento: sono Padre Giancarlo Passerini, della Congregazione della Missione di San Vincenzo de Paoli. Da diverso tempo il Padre Generale mi ha affidato il compito di essere Direttore Provinciale delle Figlie della Carità.

E’ la prima volta che vi scrivo, ma vi posso assicurare che, tramite gli incontri e i messaggio con Suor Cristina e Suor Lucia, vi ho sempre seguito. Innanzitutto un grazie al Signore per la vostra presenza nella nostra Famiglia Vincenziana.

Ho saputo del vostro ritrovarvi in Assemblea per discutere sul futuro della vostra Associazione al servizio dei nostri “Amici” che vivono situazioni di povertà.

Ritengo sia un momento molto importante in cui ognuno di voi deve porsi nell’atteggiamento del “servo”, cioè di colui che sa di aver ricevuto il mandato dal Signore di mettersi il grembiule per lavare i piedi ai fratelli che purtroppo per diversi motivi sperimentano una vita di disagio.

Soprattutto in questa Assemblea che vi vede riuniti nell’imminenza del Natale del Signore, la vostra mente, il vostro cuore, la vostra anima devono sentirsi coinvolti e sollecitati ad agire con sano discernimento all’invito del Signore: “Quello che avete fatto a uno di questi nostri fratelli più piccoli lo avete fatto a me” (Mt 25,40). E se qualcosa in loro ci ripugna dobbiamo fare nostre le parole di San Vincenzo: “rigira la medaglia e ci vedrai il Cristo”.

Questa mattina mi sono arrivate via Facebook due immagini che mi hanno fatto riflettere e pregare: la prima era il volto di una bambina siriana che pur avendo il viso segnato dalle lacrime non mancava di sorridere. Che profonda tristezza  ho provato di fronte a quel tenero viso già segnato dall’orrore provocato dagli uomini. Ho pensato come quelle lacrime sono lacrime di Dio. E come devono pesare sulla coscienza collettiva. Come rimanere indifferenti di fronte a tanta sofferenza? Come avrei voluto asciugare quelle lacrime! Ho riflettuto, ho pregato perché quella bambina possa vivere una vita migliore e insieme a lei tanti altri bambini. Ma , anche se pregare è importante, in questo caso non è sufficiente: mi sono detto che forse le sue lacrime non potrò asciugarle, ma potrò asciugare le lacrime di tante altre persone che trovo sul mio cammino. E questo lo possiamo fare tutti, anche voi che fate parte di una Associazione che accoglie “il grido dei poveri”. Siate asciugatori di lacrime e promotori di sorrisi!

La seconda immagine era una ragazza seduta in mezzo al fango di un campo profughi e vicino a lei uno scatolone di cartone con dentro un bambino piccolo e due o tre giocattoli. Pensavo ai nostri bambini a cui non si sa più cosa regalare, pensavo all’angoscia di quella madre che, nel suo amore vorrebbe dare chissà quale vita migliore al suo bambino.  Il titolo dato a questa immagine era Ci sono presepi che durano tutto l’anno”. Purtroppo è una dura realtà, ma è così per tanti nostri fratelli.

Come seguaci del Cristo non possiamo arrenderci di fronte al buio che segna anche oggi il vivere di tante persone. Eppure constatiamo che tanti cristiani collaborano a costruire tenebre, a soffocare la luce. Ci si dimentica che Cristo è venuto povero tra i poveri, che ha condiviso la loro situazione, che li ha giudicati appartenenti al Regno, che saranno coloro che ci accoglieranno nelle dimore eterne.

Il Natale che si avvicina ci ricorda che il progetto di Dio su di noi è di accogliere il suo dono, di essere luce per questi nostri fratelli: la nostra vita deve saper filtrare e colorare il nostro mondo della luce che irradia da quella grotta in cui con tanta tenerezza e commozione poniamo il Bimbo che nasce.

La nostra vita si deve fare preghiera esistenziale affinché il Dio che “dimora in una luce inaccessibile” (1Tm 6,16) ci doni il Cristo “splendore della gloria del Padre” (Eb 1,3) che “venga per illuminare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte” (Lc 1,78-79).

Cristo “stella fulgida del mattino” (Ap 22,16) dissipi le tenebre affinché ognuno di noi sia “figlio della luce e del giorno” (1Ts 5,5)

Non scordiamocelo mai: Dio ci ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce (1Pt 2,9) per poter vivere da “figli della luce” (Ef 5,8).

E’ l’augurio che lascio a ognuno di voi, al Presidente dell’Associazione, alle Suore, all’intera Associazione per il bene vostro e dei fratelli che, in nome di Gesù Cristo, povero tra i poveri, servite con amore.

 

A tutti, Soci, Volontari, collaboratori, benefattori, Suore, un augurio di un Natale in cui la Sua luce possa splendere a tutti.

Padre Giancarlo Passerini CM

 

(il grassetto è nostro… grazie ancora al nostro Padre Giancarlo!)

 

 



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