L’Amore che ti cambia

           

 

Una mia amica mi ha suonato il campanello e mi ha detto di passare a chiamarla per andare a Messa, e fin qui nulla di strano.

Lo straordinario è che non va a Messa da tanti anni, e tempo addietro io le avevo detto che prima o poi qualche esperienza forte l’avrebbe fatta tornare in Chiesa.

Ieri mi ha detto: “Avevi ragione tu, le parole di papa Francesco mi hanno toccato il cuore.”

Una Volontaria di Casa Santa Luisa

 

E un’altra nostra Volontaria ci ha inviato questa mail:


Vi inoltro il messaggio che  è arrivato dal nord dell’Argentina da Padre Ilario.
Ho pensato che vi avrebbe fatto piacere leggerlo.
Don Ilario Rege Gianas classe 1950, è originario di Giaveno e dopo alcune esperienze in parrocchie torinesi, da 10 anni opera in Argentina come Fidei Donum. Vive nel nord est del paese a General Belgrano a circa 1500 km da Buenos Aires e a 50 km dal confine con il Paraguay. Gli è affidata anche la parrocchia di Mision Tacaaglè distante circa 30 km. Un’area dove vivono pochi latifondisti (allevatori di bovini e coltivatori di cotone), molti piccoli contadini e tantissimi poveri. Gente occupata in genere nei lavori agricoli, che lotta quotidianamente per migliorare la propria vita, o almeno quella dei figli: in media cinque o sei per famiglia, che spesso non completano la scuola per aiutare i genitori nei campi.
Carissimi Amici, rimane allo stesso tempo facile e difficile scrivere sul nuovo Papa, facile perche il materiale non manca, ieri notte chatteando nel PC alla voce cardenal Jorge Mario Bergoglio si sono aperte ben 66 pagine con decine di articoli per ogni pagina, e difficile perche si rischia di ripetersi o dire cose molto note.


Questa riflessione potrebbe essere: Formosa, Buenos Aires e Roma. Cerchero di dire qualche cosa sulla presenza del cardinal Bergoglio a Formosa, Buenos Aires e di Papa Francesco a Roma. Molti amici mi hanno scritto, anche cercado di usare termini in castigliano, chiedendomi se avevo visto o incontrato negli anni passati il cardinal Bergoglio. Potrebbero parlare di piu le Suore Giuseppine di Pinerolo che da 50 anni e piu sono in Argentina le cuali condividevano momenti fraterni con il cardinale  quando andava a pranzare da loro per gustare la piemontese bagna cauda.
A Formosa il cardinal Bergoglio venne il 15 e il 16 luglio del 2007 per i cinquanta anni della Chiesa formosegna. Sono stati incontri molto umani con noi sacerdoti, con le religiose e con la gente. Ha camminato nella lunga processione per le strade della citta e ha regalato una omelia profonda dove traspariva il messaggio di Aparecida di due mesi prima, in Brasile, dove lui era stato un grande protagonista. La Chiesa, Popolo di Dio, porti Cristo fuori della Chiesa. Quello che ripeteva molte volte anche alla Chiesa della sua diocesi di Buenos Aires.
Tralascio i dati anagrafici che senza dubbio li conosciamo per mezzo di tutti i mezzi di comunicazione, che lui stesso ha ringraziato e ha invitato a lavorare per il bene della evangelizzazione.
Cerchero di fare alcune riflessioni su questo scherzo e dono dello Spirito Santo. Sono stupende le sue riflessioni ai catechisti, ai sacerdoti, alla gente della grande archidiocesi di Buenos Aires.
Diceva a propósito della Nuova Evangelizzazione: La Chiesa, provenendo da una época il cui modello culturale era a lei favorevole, si e abituata al fatto che le sue istanze fossero offerte e aperte a chiunque venisse o ci cercasse.Cosi funzionava in una comunita evangelizzata, ma nella situazione attuale la Chiesa ha bisogno di trasformare le sue strutture e il suo stile orientandoli in modo che siano missionari. Non possiamo mantenere uno stile clientelare che attende pasivamente che arrivi il cliente, il fedele, non dobbiamo avere strutture e forme caduche che non rispondono alle sue aspettative e alla sua sensibilita. Dobbiamo vedere con grande creativita come ci rendiamo presenti negli ambienti della societa facendo si che le parrocchie e le istituzioni siano istanze che spingono verso questi ambienti. Rivedere la vita interna della Chiesa per andare verso il popolo fedele di Dio. La conversione pastorale ci chiama a passare da una Chiesa  regolatrice della fede a una Chiesa che trasmette e favorisce la fede.
La elezione di Papa Francesco la Chiesa fa un passo avanti nel riconoscere la importanza delle Chiese piu giovani, America, Asia, Africa, scegliendo un uomo, come lui stesso ha detto, dai confini del mondo facendo riferimento alla posizione periférica della Argentina nella geografía mondiale.
Ci si rende conto in queste giovani chiese la profonda fede religiosa del popolo piu semplice, che cammina nella sua fede cattolica, una Chiesa che serve, a volte anche perseguitata e martirizzata, in preghiera e festosa come cantano le Comunita del centro Messico: Chiesa buona, seme del Regno, Chiesa semplice, cuore del popolo.
Un pastore della Chiesa Universale che vuole mostrare in questa esperienza di fede del Popolo Latinoamericano un dono dello Spiritoe mostra nel cuore della stessa Chiesa una apertura e una valorizzazione che sicuramente rendera piu ricca di valori e di doni umani e spirituali tutta la Chiesa.
La forza evangelica dei gesti di Papa Francesco.
Il nome stesso ha nelle categorie bibliche, un profondo significato esistenziale, relazionato alla identita della stessa persona.Il nome dei papi possiede questa forza simbolica che  esprime il camino cristiano come una nuova nascita. Cercando i vari significati del nome Francesco possiamo vedere che significano nel profondo dei nostri tempi storici: come uomo della fraternita, della preghiera e della intimita con Dio, che sceglie i poveri, dalla vita austera, che vive in comunione con la natura, al quale Dio gli chiede di ricostruire la sua Chiesa.
Il Papa Francesco scegliendo questo nome da un segnale di tempi nuovi, di inizio di un nuovo camino. Possiamo domandarci: sara questo l inizio di una ricostruzione della Chiesa per liberarla dei suoi carichi e farla diventare piu trasparrente al Vangelo? Un tempo di maggiore comunione con la natura, cercando di essere attenti al rispetto della Terra che rimane patrimonio di tutti? La opportunita di una Chiesa piu austera che esprime con la sua vita quello che esprime nelle sue parole? Che sia una testimonianza profetica di una Chiesa che rimane al lato dei poveri, degli emarginati, che ci aiuti a riconoscere il volto sofferente di Cristo nel volto dei fratelli? Una Chiesa che sia maggiormente orante e contemplativa nella ricerca continua della ricerca personale e comunitaria e sociale del volto di Dio? Un tempo che invita i cristiani a essere uomini e donne di fraternita, per aiutare insieme ad altri  a costruire un mondo di fratelli?
I primi passi di Papa Francesco sono una brezza dello Spirito che accarezza la nostra speranza. Si presento in una forma spoglia  e semplice. La sua croce semplice di ferro, la sua veste normale. Le sue prime parole sono state come un saluto caldo e affettuoso al popolo della citta di Roma da parte del suo nuovo pastore venuto dalla fine del mondo. Ha chiesto la benedizione al Popolo di Dio, di cui tante volte aveva parlato il Concilio Vaticano II, ha piegato la sua testa per ricevere la benedizione del Popolo. Ci ha invitati al silenzio e alle preghiere semplici, che senza dubbio lui aveva imparato dalla sua familia.
Sempre il Cardinale Bergoglio quando andava via da una riunione o terminava un dialogo personale sempre chiedeva un ricordo nella preghiera.
Tutti crediamo alla necesita di cambiamenti, qualcuno urgente e significativo per poter vivere   un tesoro da portare al mondo da parte di noi cristiani attraverso  una maggiore fedelta e coerenza al Vangelo di Gesu,
Preghiamo per il Papa Francesco e per la Chiesa di Gesu Cristo.
Padre Buono, che sempre ascolti il grido del tuo popolo, ti chiediamo per il nostro pastore, il Papa Francesco.
Dagli forza e animalo con il tuo Spirito, perche unito ai vescovi, pastori di tutte le chiese diocesane del mondo possa guidare la vita dei cristiani sulle orme del camino di Gesu. Nello spirito di san Francesco di Assisi, Signore, ti chiediamo di essere una Chiesa povera e fraterna, con un cuore aperto e compassionevole per quelli che soffrono, per quelli che non possiedono una casa dignitosa, per quelli che sono esclusi, per quelli che soffrono violenza, per gli ammalati che hanno ogni forma di dolore, per quelli che lasciano la loro terra come immigrati, per i bambini, i giovani, che muoiono per la droga, per gli anziani e per tutti gli altri affinche possiamo vedere il tuo volto sofferente e desideriamo, come insegno Francesco di Assisi nel baciare il lebbroso, manifestare concretamente un amore che faccia crescere la vita.
Vogliamo essere, con il Papa Francesco, con i nostri vescovi pastori, con tutte le comunita cristiane, una Chiesa semplice e servizievole, che annunci con gioia il Vangelo di Gesu, che ami e custodisca la natura e la terra come casa di tutti, che lavori insieme agli altri per costruire un mondo fraterno, che sia gioioso con Maria e con Lei si faccia forte nella fede e nella speranza perche per Dio non esiste niente di impossibile. Amen
La gioia di Cristo Risorto ci spinga nella missione. Buona Pasqua. Don Ilario Rege dalla Argentina.

 



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